Il criterio preminente con cui abbiamo celebrato il centenario del Rotary in Italia, è stato quello di guardare al nostro passato per progettare il nostro futuro: criterio pienamente giustificato dalla considerazione di Kirkegaard, che ho ripetuto in tutti gli incontri con i Club, che “la vita la si capisce guardando al passato, ma la si vive guardando al futuro”.
Ma al passato può anche essere aggiunto il presente, se abbiamo modo di conoscerlo da vicino.

Ci è sembrato quindi opportuno, definire ed eseguire un sondaggio fra i Soci del distretto sulla soddisfazione verso il club e verso il Rotary, proprio per aiutarci nella fase di conoscenza del nostro presente: e questo, nella metafora della clessidra, che ho portato in omaggio a tutti i Club visitati, è rappresentato simbolicamente dalla strettoia, che ci può dare ulteriori elementi su cui basare con convinzione e determinazione il futuro.

Non si tratta di trarre conclusioni statistiche sulla nostra realtà, ma di avere a disposizione dati che ci aiutino a capire come muoverci per ottenere risultati ancora migliori dal nostro essere veri rotariani.
Per i dettagli sul sondaggio, rimando al testo proposto da Fabrizio Marinaro, Presidente della Commissione Distrettuale Effettivo, sull’ultimo HIGHLIGHTS. (Clicca QUI per prenderne visione)

Qui mi preme riassumere ciò che mi aspetto che ogni Club, e quindi ogni Socio, faccia con il materiale raccolto: mi riferisco naturalmente all’individuazione dei punti di intervento su cui concentrare l’azione per migliorarci.

Invito ogni Presidente di Club a utilizzare il sondaggio, nelle forme che riterrà più opportune, per stimolare la condivisione fra i Soci, promuovendo considerazioni comuni e personali che possano aiutare a progredire sulla strada dell’essere sempre più veri Rotariani e sempre meno solo Soci.

In questo senso la richiesta del Presidente Internazionale di essere Agenti attivi di Pace, da esattamente la direzione di questo miglioramento: abbiamo parlato di Leadership di Azione e di Pensiero che dobbiamo riaffermare e riguadagnare nella nostra comunità di Milano metropolitana: il guardarci allo specchio e decidere da che parte vogliamo essere, è l’azione che quotidianamente il Rotariano deve fare per affrontare la sua giornata rotariana.

Decidere di essere dalla parte giusta, implica forza e determinazione nel comunicare alla Comunità i nostri valori, soprattutto se vengono continuamente sminuiti da campagne di esaltazione della mediocrità e di lotta al merito ed alla competenza, come spesso succede sulla stampa, sui media e nella vita di tutti i giorni.

Ma occorre anche che la nostra azione, tramite i progetti su Giovani, Lavoro ed Ambiente, affermi nella comunità il nostro impegno a migliorarne le condizioni con professionalità e con etica, creando anche una identità rotariana di più facile comprensione.

Quindi se fra le aree di intervento, emerge la formazione, non meravigliamoci: formazione vuol dire capire quanto descritto e porre le basi perché ciascuno sappia farlo: è un progetto sicuramente di medio periodo, ma ci siamo detti quanto sia giunto il momento anche per il Rotary a Milano, di porsi obiettivi a medio-lungo, per i quali diventa indispensabile la continuità di azione negli anni.

E non dimentichiamoci la comunicazione, soprattutto all’interno del Club e del Distretto: saper comunicare passa anche attraverso il saper ascoltare gli uni gli altri a 360 gradi: quanto lavoro c’è da fare in questo senso!

Ancora, dobbiamo prepararci a saper sostenere il servizio dei Soci impegnati a coprire cariche nel Club e nel Distretto: da qui passa la scuola di Leadership di cui abbiamo tanto bisogno e che ci aiuterà ad affrontare con il giusto equilibrio fra Innovazione e Continuità, le nostre azioni future.

C’è quindi tanto materiale su cui lavorare e su cui confrontarci: e incontri a livello di Club e/o di Interclub in questo senso sono uno strumento molto importante per abituarci al dialogo costruttivo.

La Squadra Distrettuale è a disposizione per aiutarvi in questo che ritengo un utile lavoro di prosecuzione della celebrazione del Centenario, per progettare il nostro futuro: conto sull’impegno di ciascuno di Voi.

Buon centenario!