Il nostro socio Prof. Federico Pergami, docente di Diritto Romano presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università Bocconi, e relatore della riunione del 14 febbraio 2024, ci ha illustrato l’importanza che ricopre tuttora il Diritto Romano nella formazione dei giuristi.

Già in occasione di una serata tenutasi qualche anno fa, ci aveva stupiti raccontandoci che la Repubblica Popolare Cinese, dopo l’avvio delle riforme economiche , necessitando di un codice civile, aveva consultato i più autorevoli studiosi del Diritto Romano per redigere il Codice Civile Cinese, che è stato in seguito promulgato, e che si basa sui principi che hanno regolato la vita dei Romani.

Non solo il diritto sostanziale trae origine dal Diritto Romano, ma anche i principi del diritto processuale.

Lo strumento per giungere alla soddisfazione di un diritto è il processo, ovvero il complesso degli atti coordinati attraverso i quali viene esercitata la funzione giurisdizionale, che si conclude con una sentenza.

Già nel Diritto Romano il processo deve essere “giusto” (aequum iudicium), deve cioè essere rispondente ad alcuni requisiti essenziali, fra i quali, innanzitutto, si annovera la ragionevole durata dei tempi processuali.

I problemi che hanno affrontato i Romani derivanti dalla eccessiva durata dei processi sono ancora adesso attuali: il principio della giusta durata del processo, infatti, è fondamentale anche nella società moderna, non solo in Italia, ma in tutta Europa:

l’art. 6 della Convenzione Europea del Diritti dell’Uomo stabilisce infatti «Ogni persona ha diritto ad un’equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti ad un Tribunale indipendente e imparziale costituito per legge», e l’art. 111 della Costituzione della Repubblica Italiana che «Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale . La legge ne assicura la ragionevole durata »

A ulteriore riprova che il Diritto Romano non è solo un ricordo storico, ma il fondamento della formazione dei giuristi, oggetto anche del corso di recente introduzione “Fondamenti del diritto europeo, che mira a fornire la conoscenza dei principi del sistema giuridico a base romanistica, finalizzata alla comprensione di concetti ed istituti giuridici sui quali si erigono gli ordinamenti delle Nazioni europee, il nostro relatore ha citato una frase di Goethe “il diritto romano è una cosa che continua a vivere, la quale, come un’anatra che scompare giù, a volte si nasconde, ma non va mai perduta e sempre una volta ancora riappare viva”.

La serata si è conclusa con numerose domande dei soci presenti.