Se continueremo così, nel 2050 in mare ci sarà più plastica che pesci.

Con questo monito, supportato da evidenze scientifiche sempre più allarmanti, il rotariano Sergio Santi, commodoro della IFYR (International Federation of Yachting Rotarians) e coordinatore dell’Operazione “Plastic Free Waters”, ha introdotto il suo intervento, coadiuvato dal PDG Franz Müller, anche lui tra i promotori di questo progetto, che in occasione di questa conviviale ha svolto il ruolo di moderatore.

La plastica è un materiale che ha rivoluzionato in meglio il nostro modo di vivere, e che ci ha permesso di risolvere egregiamente e a costi ridotti molti dei problemi della civiltà moderna. Tanti vantaggi che però, nel lungo periodo, presentano il conto a livello ambientale.

All’utopia di gestire un’enorme massa di rifiuti non biodegradabili (che dai nostri sistemi fognari si riversa dapprima nei fiumi e poi nei mari), si aggiunge il continuo flusso di produzione e utilizzo di nuova plastica che prima o poi prenderà la strada delle discariche o, peggio ancora, dei corsi d’acqua. Plastica che in seguito ritroveremo nell’aria o nei cibi della nostra tavola per effetto dell’assimilazione di questi materiali e delle micro-particelle di cui sono composti da parte delle forme di vita animali e vegetali che popolano il pianeta.

Il progetto “Plastic Free Waters” vuole rappresentare la risposta in chiaro stile rotariano a questi problemi. Una risposta che per essere efficace richiede il concorso di tutti, rotariani e non rotariani, in quella che a tutti gli effetti è una delle più importanti sfide globali di questi tempi: un’emergenza che richiede il coordinamento di tutti gli attori coinvolti e l’individuazione di azioni certe e pianificate nel tempo alle quali far corrispondere flussi di finanziamento altrettanto certi e pianificati. In questo senso, la testimonianzia di Maria Cristina Pedicchio del Rotary Club di Trieste (intervenuta nel corso della serata per illustrare il progetto europeo “Starfish 2030” da lei seguito nel contesto di un più ampio progetto della Commissione Europea sulla salute degli oceani, dei mari, delle coste e delle acque interne) è un chiaro esempio di come a livello europeo ed internazionale ci sia una forte sensibilità sul tema a fronte del quale si stanno già fornendo delle risposte efficaci.

Tante sono le iniziative messe in campo dall’Operazione Plastic Free Waters che gli amici Sergio e Franz ci hanno raccontato con grande chiarezza e coinvolgimento: non solo azioni pratiche atte a ripulire le nostre acque ed i nostri litorali, ma anche grande attenzione alle nuove generazioni ed ai progetti di comunicazione e formazione volti a sensibilizzare un più ampio pubblico sulla riduzione del consumo di materiali plastici e su un migliore utilizzo e smaltimento degli stessi in un’ottica di economia circolare.

Comunicazione che passa attraverso i convegni ed i seminari organizzati dai soci coinvolti nel progetto, ma anche attraverso i canali digitali (sito web, YouTube e social network) che Olderico Caviglia ha brevemente ma efficacemente  illustrato a completamento degli interventi degli altri relatori.

Una serata ricca di spunti di riflessione in cui, come di consueto, non sono mancate domande (ma anche complimenti e ringraziamenti) da parte dei soci del Fiera e degli altri Rotary Club presenti a questo evento.