Nonostante la scarsa partecipazione dei soci, la Conviviale di ieri sera è risultata ricca di contenuti e di riflessioni. Piergiacomo Mion, Capodelegazione (il più giovane d’Italia) del FAI di Milano ha affrontato un tema molto attuale: la sfida del nuovo pubblico.

La nuova Delegazione è formata per più del 50% da under 40. Come in molti altri settori, il Covid ha inciso anche sul FAI, sui suoi programmi e di conseguenza, sui contributi.

Tuttavia, come anche il Rotary, l’utilizzo del digitale ha permesso di continuare i propri sviluppi e grazie all’idea di organizzare dei webinar legati a diverse tematiche (il sottoscritto ha avuto il privilegio di essere il primo relatore) sono cresciute le partecipazioni non solo dei tesserati ma anche di altre persone interessate.

La sfida più avvincente ora è quella di capire l’approccio migliore verso il nuovo pubblico/le nuove generazioni. Il tema del volontariato è quello che al momento sembra soffrirne maggiormente: risulta difficile reperire volontari al di sotto dei sessant’anni; le cause (non per forza giustificazioni) sono molteplici: impegni di lavoro sempre più frenetici, difficoltà dei più giovani ad elargire contributi (non per forza di natura monetaria), mancanza di tempo.

Iniziative molto interessanti per aumentare affluenza e sensibilità sul territorio milanese e non solo risultano essere quelle di partnership con Centri culturali: un buon modo di coinvolgere i più giovani con esposizioni di opere di arte contemporanea.

Attraverso queste iniziative risulterà forse più facile arrivare a rendere consce le nuove generazioni che il nostro territorio italiano ha una storia, ha dei luoghi e dei valori unici nella loro essenza; molto più raggiungibili di quello che si possa pensare, a volte molto di più rispetto ad una ricerca della stessa cosa mediante social network.