Non è semplice oggi leggere il futuro, visto il momento di grande discontinuità che stiamo vivendo. Abbiamo però alcune certezze: l’innovazione tecnologica continuerà il suo corso, trascinando con sé nuovi lavori che oggi non esistono, modifiche sostanziali a quelli attuali, e nuovi modelli di business per le imprese.

I settori che più di altri verranno rivoluzionati da queste innovazioni saranno quelli dell’Intelligenza Artificiale, della Robotica, delle Stampanti 3D, delle BIO e NANO tecnologie e della BIOmedica e diagnostica.

Tra le evidenze più significative della ricerca in essere possiamo elencare le sperimentazioni sulla creazione di energia elettrica attraverso l’utilizzo dell’umidità presente nell’aria, la possibilità di accumulare energia su apposite batterie ad accumulo installate sulle vetture elettriche, energia che una volta arrivati a casa potrà essere scaricata in rete, con ovvio risparmio economico per il proprietario; applicazioni di intelligenza artificiale che garantiscano la “ no collision” di vetture con guida autonoma, Robot che conducono interviste di assunzione, un prodotto di IA che ha identificato un nuovo antibiotico da un pool di più di 100 milioni di molecole, e non ultimo una stampante 3D che per la prima volta ha “stampato” o meglio costruito una nuova casa abitabile di 46 mq.

Sono inoltre allo studio nuove tecnologie a raggiX che consentiranno di evidenziare, con l’ausilio di applicazione di IA, i tumori al primo stadio di sviluppo e computer che simulano i nostri sensi, in primis olfatto vista e udito.

Un occhio Bionic, impiantato direttamente nel corpo calloso del cervello, sta consentendo ad una persona affetta da acromatopsia (visione solo in bianco e nero) di immaginare i colori trasformati dall’occhio bionico in frequenze sonore udibili, diverse per tipo di colore.

Tutte queste, ed altre, innovazioni tecnologiche condizioneranno i lavori del futuro, per i quali serviranno tanta capacità adattativa, tanta formazione per costruire le competenze necessarie, oltre ad una perfetta conoscenza dell’inglese ed una buona capacità alla lettura e interpretazione di un bilancio.

Lavori nuovi approcciabili solo con elevate Competenze tecnologiche specifiche nelle aree che abbiamo all’inizio indicato come le più interessate dai processi di innovazione, o lavori nuovi quali il guardiano delle quarantene (attività particolarmente attuale oggi purtroppo, ma necessaria anche in futuro), il giardiniere degli orti verticali, la guida turistica dello spazio, i nano medici, i riciclatori tecnologici, i Mngr delle energie rinnovabili. Per arrivare ai Broker del tempo libero, ai Personal brander, ai Mngr per lo smaltimento dei dati personali e nelle imprese alle figure dei Chief Trust Officer, deputati alla valutazione ed allo sviluppo della fiducia, della reputazione e della credibilità dell’azienda attraverso strumenti “social” e analisi psicologiche sul mercato.

In questo particolare momento della nostra esistenza, la pandemia in essere non può esimere dal farci riflettere su quali potranno essere gli impatti sul nostro futuro. Le incertezze e le imprevedibilità di oggi, un Europa che non si mostra affatto coesa neppure di fronte ad una tragedia comune, l’impatto sul modello di vita di ognuno e sul modello di business delle imprese, la tematica dell’ambiente e della sostenibilità, la crescente povertà indotta dall’ingente numero di posti di lavoro persi,  in quale modo potranno condizionare una ripresa per la quale serviranno ingenti investimenti, grande imprenditorialità, impegno e volontà di tutti, politici e non?

La modernità globalizzata ci aveva abituato ad una circolarità senza fine, “produrre per consumare, consumare per produrre”.

Oggi dobbiamo prima di tutto recuperare la gerarchia dei valori, le certezze del nostro vivere, l’abitudine a far convivere il nostro progetto di vita e il progetto di lavoro, ricostruire il significato di libertà, nella consapevolezza che ci servirà un grande progetto di ricostruzione e rilancio, con piani anche a medio e lungo termine.

Abbiamo apprezzato il valore del vero significato di social, ponte verso gli altri, ed il fatto che siamo rimasti una civiltà: il nichilismo non ha vinto.

Abbiamo bisogno di un nuovo UMANESIMO un Umanesimo Digitale che ci traghetti verso un Nuovo Rinascimento. Questo è l’auspicio.

(Renzo Vanetti. 8 aprile 2020)

È stata questa l’occasione per riunire (anche se solo virtualmente) alcuni ex-soci che hanno fatto la storia del Fiera e che in onore dei vecchi tempi sono passati a salutare Renzo e le “colonne storiche” del club, dando un contributo fattivo nel dibattito che è seguito all’intervento del nostro relatore.  Gradita presenza anche di Roberto Luciani che ci ha salutati dal Portogallo e ci ha aggiornati sui recenti sviluppi del suo percorso professionale e di vita che lo ha, nostro malgrado, costretto ad allontanarsi dal club. Siamo stati però felici di constatare che la scelta intrapresa da Roberto abbia rispettato le sue aspettative e che nonostante il momento attuale abbia potuto rilevare degli elementi di miglioramento rispetto alla sua vecchia routine quotidiana milanese.

Nelle parole di Vanetti tanta speranza nella tecnologia che aiuterà l’umanità nelle sfide di oggi e di domani ma anche un po’ di preoccupazione per l’assenza di persone in grado di formare le nuove generazioni e creare una classe dirigente capace di indirizzare e gestire il cambiamento. Al di là di questo, la capacità innata degli italiani di gestire quotidianamente le discontinuità e la precarietà che potrebbe rappresentare un vantaggio rispetto ai nostri partner europei e mondiali.

Non poteva mancare, dato il momento storico che stiamo vivendo, una riflessione sul post-COVID 19 e sulle minacce (ma anche sulle opportunità) create da questo evento che segnerà una profonda discontinuità con il passato. A questo proposito degno di nota è stato l’intervento della nostra Elena Galassini, che come tanti suoi colleghi si trova in questo momento a fronteggiare in prima linea la pandemia e che ci ha riferito della situazione attuale in Lombardia e del contributo che il Rotary sta dando per contrastare il fenomeno. Su questo tema hanno fatto eco le parole di Franz Müller che ha incitato i presenti a porre in essere una riflessione mirata ad individuare le modalità con cui il Rotary ed i rotariani attraverso la loro professionalità e le loro capacità potranno dare un contributo nella costruzione di questo mondo nuovo.

Tra le presenze del giorno segnaliamo quella di Angelo di Summa (autore del libro “Paul e il ragazzo. Il Rotary raccontato ai giovani” e di molti altri testi a sfondo rotariano), del segretario e del prefetto del Rotary Club Forlì Giovanna Ferrini e Gaddo Camporesi e di Lamberto Simonetti e Roberto Caucchioli del Rotary Club Roma Acquasanta, così come di Letizia Baldini, del nostro attuale AG Pierluigi Gatti, del suo omologo pugliese Pierpaolo Sinigaglia dal distretto 2120 e di Pasquale Nocerino del Rotary e-Club Vesuvio.

(Alessandro Mantini)