Il nostro ormai consueto appuntamento mensile con le voci della sostenibilità ha visto come protagonista la dott.ssa Monica Pilenghi (industrial designer, CEO e Fondatrice di Progetto Sorgente Srl) che il Club ha avuto il piacere di ospitare in occasione del ritrovo conviviale di questa settimana. La dott.ssa Pilenghi ha affrontato il tema della sostenibilità in azienda legata ad una progettazione sostenibile dei prodotti e dei servizi.

Il prodotto rappresenta la crasi, il punto d’incontro tra l’azienda e i suoi clienti. Progettare un prodotto significa non solo trovare una risposta ai bisogni di una collettività, ma anche comprenderne il processo produttivo stesso, visto come un sistema di risorse ed energie che nella produzione vengono convogliate percorrendo successivamente l’intera catena del valore, fino al consumo e allo smaltimento degli eventuali rifiuti.

Nell’ambito di questo processo, il progettista industriale (o designer, nell’accezione più stringente del termine)  gioca un ruolo fondamentale nel legare all’utilità intrinseca di un oggetto un concetto pregnante ai fini della sostenibilità ambientale e sociale: quello della bellezza.

La bellezza, intesa non solo come attenzione al dettaglio, ma anche come consapevolezza e cura dei prodotti e dei processi produttivi e come strumento di comunicazione al cliente di una purpose, uno scopo più alto dell’agire d’impresa, che non si esaurisce nel momento della singolo atto di compravendita, ma ambisce a creare un legame duraturo nel temo tra l’imprenditore ed i suoi principali stakeholder.

La bellezza diventa, in questa accezione, non solo un orpello estetico, uno strumento di marketing finalizzato alla vendita, ma un elemento di continuità (e dunque di sostenibilità) per ogni azienda.

La bellezza trova, in particolare nel nostro Paese, un eccezionale connubio tra clienti attenti e sensibili e piccoli-medi imprenditori che vedono nella qualità il solo fattore premiante per la sopravvivenza della propria impresa, a garanzia della creazione di valore nel tempo per il territorio in cui operano.

Ecco dunque che, alle materie prime eccellenti, si affiancano processi attenti ad un utilizzo consapevole delle risorse e percorsi di economia circolare innescati proprio da una progettazione di prodotto “cradle to cradle”, così come forme di società benefit e B-Corp che incorporano il valore della sostenibilità e della bellezza all’interno dei propri statuti: la sostenibilità diventa, nelle parole della dott.ssa Pilenghi “coraggio di un’etica da portare all’interno delle aziende” e di imprenditori che mettono la propria faccia a garanzia di questi valori, come nel caso del progetto “Futura – Economia x L’ambiente” e del patto per la sostenibilità “Brescia 2050” sottoscritto da alcuni tra i volti più noti del panorama imprenditoriale bresciano.

Al termine dell’intervento della nostra relatrice non sono mancate, come al solito, domande, curiosità e constatazioni dei soci, che in questi mesi stanno accrescendo la propria conoscenza e consapevolezza in questo ambito cruciale per lo sviluppo futuro delle nostre comunità.